La nostra esperienza con la CO2 supercritica

L’estrazione da matrici vegetali di prodotti ad alto valore aggiunto e la richiesta di un processo green ha portato Exenia a sviluppare negli anni il processo estrattivo mediante CO2 allo stato supercritico. La CO2 o meglio conosciuta con nome di anidride carbonica, è normalmente un gas, tuttavia se raggiunge ben precisi valori di pressione (73.8 bar) e di temperatura (31°C /304,1K) si trova allo stato supercritico, dove risulta viscoso come un gas e con una densità paragonabile a quella di un liquido.

In questo stato la CO2 diventa un solvente non polare, come ad esempio l’esano o il toluene che vengono spesso usati per le estrazioni ma che risultano tossici per l’uomo e l’ambiente. Exenia ha sviluppato dunque negli anni diversi processi industriali per utilizzare la CO2 allo stato supercritico come solvente: sono state condotte ricerche su svariate tipologie di matrici, dai semi per estrarre l’olio a prodotti di scarto dell’industria alimentare come ad esempio scarti della lavorazione del riso, della filiera vinicola o della filiera del pomodoro per estrarre molecole ad alto valore aggiunto.

Sono state sviluppate estrazioni di aromi (es. vanillina), di fragranze (es. profumo di rosa), di oli essenziali (es. basilico, timo ecc.). Sono state sviluppate applicazioni per l’industria alimentare, cosmetica, farmaceutica, nutraceutica.

Tutte queste esperienze hanno permesso all’azienda anche di verticalizzare l’applicazione tecnologica sviluppando anche la micronizzazione con CO2 supercritica e subcritica per ottenere composti maggiormente biodisponibili, la pastorizzazione di liquidi come i succhi di frutta per ottenere la completa disattivazione della carica batterica da parte della CO2 supercritica a temperatura ambiente (30°C).